Il Premio Culturae a Maria Vingiani

Anche per l'edizione 2013 del Festival Nazionale delle Culture viene consegnato il Premio Culturae onorificenza destinata a un personaggio che si e' distinto nei delicati processi di dialogo fra culture e religioni

Quest'anno il Festival Nazionale delle Culture 2013 assegna il Premio Culture a Maria Vingiani


Maria Vingiani è donna di grande intelligenza e coraggio, generosa nell'aprire le strade al dialogo. In un tempo nel quale il cammino dell'ecumenismo non era certo così "naturale e accettato" lei donna e laica, ha osato strade nuove e ha saputo realizzare strutture di incontro e di confronto fraterno, dove ciascuno potesse confrontarsi in libertà e senza pregiudizi.

Maria Vingiani ha dedicato tutta la sua vita al dialogo. Fin da giovane ha impegnato risorse, energie, studi nel  dialogo ecumenico, inteso prima di tutto come conoscenza delle diverse tradizioni cristiane. 
E' stata tra i grandi protagonisti dell’ecumenismo italiano, e non solo. Un impegno iniziato da giovanissima a Venezia e poi cresciuto a Roma dove si trasferì all’annuncio del Concilio Vaticano II, mettendosi totalmente al servizio della causa dell’unità. Sarà lei a favorire l’incontro tra Giovanni XXIII  e lo storico francese Jules Isaac, fondamentale per il cammino sfociato nella dichiarazione conciliare Nostra Aetate. E porta la sua firma la nascita del Sae (Segretariato attività ecumeniche) che tanta parte ha avuto nel promuovere il cammino di riconciliazione tra le Chiese e il dialogo a partite dal dialogo ebraico cristiano. Maria Vingiani ha presieduto il Sae fino al 1996Oggi Maria Vingiani ha 92 anni


La Commissione che ha assegnato il Premio era composta da docenti universitari, esperti di mediazione e dialogo interreligioso, esponenti religiosi

Prof. Massimo Ampola,  Direttore del Laboratorio Ricerca Sociale Università di Pisa
Dott.ssa Roberta Bettoli, Società Italiana di Sociologia
Prof. Roberto Catalano, Esperto di dialogo interreligioso
Prof. Francesca Corrao, docente alla LUISS Guido Carli, esponente per il buddhismo
Prof. ssa Gioia Di Cristofaro Longo, Università La Sapienza, Roma
Prof.ssa Serena Gianfaldoni, Direttrice Festival Nazionale delle Culture
Prof.ssa Silvia Guetta, Università di Firenze
Prof. Claudio La Rocca, Università di Genova
Dott.ssa Aisha Valeria Lazzerini Comitato Affari Giuridici della COREIS (Comunità Religiosa Islamica italiana)
Prof.ssa Silvia Liaci, Presidente Scuola Internazionale di Mediazione Sociale
Prof.ssa Patrizia Magnante, Università Roma Tor Vergata
Dott.ssa Jaya Murthy, Scrittrice ed esponente induista
Prof.ssa Barbara Pandolfi, Istituto Superiore di Scienze Religiose Stenone
On. Carla Mazzuca Poggiolini, Presidente Club Unesco Roma
Prof. Brunetto Salvarani, Direttore CEM Centro Educazione alla Mondialità





La scultura consegnata a Rav. Elio Toaff nella prima edizione del Premio

REGOLAMENTO DEL PREMIO CULTURAE

Il "Premio Culturae" è concepito come onorificenza destinata a personaggi che si sono attivati in modo esemplare per costruire un clima di pace e rispetto fra individui di culture diverse o personaggi che si sono distinti  nei processi di dialogo interreligioso e/o ecumenico.
Per quanto sia difficile operare una selezione di nominativi di persone che a titolo diverso e in modo diverso hanno contribuito a costruire un clima di dialogo, convivenza, collaborazione, riteniamo comunque rilevante dare un segnale pubblico e porre all'attenzione dei cittadini italiani esperienze "esemplari" che abbiano concretamente contribuito a uno spirito di concreto dialogo e sincero rispetto.

FASI PER LA VOTAZIONE
Sono previste tre fasi.
La prima fase è pensata per il reperimento delle "nomination". In questa prima fase vengono indicati  fino a 3 nominativi che vengono riproposti nella seconda fase ai giurati.
La seconda fase è quella della "votazione preliminare" concepita per giungere a 3 nominativi finalisti. In questa fase la segreteria del premio stila una prima classifica che viene comunicata ai commissari che possono indicare solo 2 nominativi dall'elenco con le "nomination".
La terza fase è quella della "votazione finale" per scegliere il vincitore fra i 3 nominativi che hanno ottenuto i maggiori consensi nella seconda votazione. In questa fase i commissari possono indicare solo un nominativo. In caso di parita' (possibile in caso di astensione) viene effettuata una ulteriore votazione.

MEMBRI DELLA COMMISSIONE
Fanno parte della giuria del Premio Culture 15 membri fra i quali esponenti italiani del mondo accademico, rappresentanti religiosi, esperti di mediazione e conflitto.
Fino alla fase finale delle votazioni l'identità dei membri della commissione e' segreta. Questa scelta è concepita per lasciare maggiore libertà ed evitare possibili influenze reciproche.
I nominativi della commissione vengono resi pubblici a designazione avvenuta

CONSEGNA DEL PREMIO
La premiazione avverrà in data ancora da definire, comunque nel mese di maggio 2013. Appena il nominativo sarà definito, in base alla disponibilità del vincitore, sara comunicato luogo e data.